giovedì 20 novembre 2008

ATMOSPHERE - NOTHING BUT SUNSHINE

Gli Atmosphere...Sento sempre persone lamentarsi del fatto che Slug sia un MC troppo "emo"...ora se io nella mia mente devo immaginare un "emo", devo sforzarmi per trattenere un conato di vomito. Quando ascolto Sluggo, invece, ciò non succede affatto, anzi solitamente resto affascinato dai suoi racconti, a metà fra il surreale e la quotidianità. E nonostante ci sia sempre una certa amarezza/tristezza di fondo nelle sue storie, faccio fatica ad affiancarlo a figure come questa.
Concludo dicendo che secondo me Slug è uno che sa il fatto suo e che è assolutamente in grado di distinguersi dalla massa dei rapper emergenti e non: insomma il successo del suo ultimo disco, When Life Gives You Lemons, You Paint That Shit Gold, è decisamente meritato.
Qui però vi lascio un suo vecchio classico, risalente precisamente al 2000, e riedito nel 2001 sulla compilation di EP intitolata Lucy Ford, The Atmosphere EP's, nonché il mio lavoro preferito del gruppo. La canzone racconta, su un gran bel beat firmato da Moodswing9, la gioventù disastrata di Slug...il tutto però viene narrato in tono tranquillo e ascetico, come quello chi è costretto dalle situazioni a reprimere il dolore ma che è sempre sul punto di esplodere (It's nothing but sunshine oppure son shine?). Ciò conferisce all'opera una normalità inquietante, che avrà infatti il suo risvolto nel finale.
Un conto è essere emozionali, un altro è trasmettere emozioni.




Link al testo originale

Testo Tradotto

Cosa intendi con: com’è stata la mia infanzia?
Che differenza fa?
La mia infanzia è stata incasinata, e allora?
L’infanzia di tutti è stata incasinata.
Sono gli anni 90, trovami una persona che la avuta normale. Cosa ha che fare col fatto che rappo? Cos’è rimasto?

Quando mia madre morì,
dovetti far finta che ciò non mi avesse distrutto.
Non c’è spazio per essere orgogliosi quando devi vedere tuo padre piangere.
E papà lo fece fino all’anno dopo,
quando lo trovarono, suicidato, dentro al sollevatore del grano.
Ho controllato tutto (il dolore), non avevo altri doveri o opzioni.
Pensai se la mamma o il papà stessero guardando o no.
Non mi sono mai preoccupato di andarci piano, non c’era tempo per la paura.
Vedevo i miei portarsi dietro la paura per la maggior parte dei miei pochi anni,
ho ignorato le mie emozioni e la tempesta.
Un sole bruciante (1) che aspetta che il mondo vada a distruggersi.
Ho finito di crescere sotto il tetto di mio zio, che mi ha insegnato come contare fino al 100% (col Moonshine) (2).
Osservandolo, ho imparato come accumulare l’affetto,
vivendo lontano dalle donne che aveva per sfamarlo
e in superficie io diventai un normale pre-teenager,
più preoccupato per la guerra nucleare che per i morsi di serpente e le punture d’ape.
La mia migliore amica era la TV:
tele-quiz e cartoni animati sostituirono giocattoli, arcobaleni e palloncini.
Adesso eccomi qui, un tipo timido, e mi sembra di procedere bene,
considerando quello che è stata la mia vita.

RIT
nient’altro che splendore del sole (3),
tutto è splendore del sole,
nient’altro che splendore del sole.

Adesso sono passate 17 estati da quando ho visto mia mamma, ma ogni notte io la vedo sorridere nei sogni,
quando ero più piccolo, non vedevo veramente quello che era successo,
ma ogni notte io vedo il suo sorriso che frantuma le urla.
Posso solo immaginare la reazione interna di papà: tensione, un inferno bruciante, la sua mente legata,
quanto dolore è necessario perché un uomo si tolga la sua vita,
abbandoni i progetti di famigliari, fin quando si affoga nelle sue memorie?
Io sono felice di aver lasciato quella fattoria nel nord Minnesota,
dove il tempo scorre più lentamente e gli inverni sono più freddi.
Sono diventato un ragazzo di città, dove tutti fingono di essere più vecchi,
rimangono chiusi in loro stessi e si montano la testa.
Un ventiseienne, non più pieno di rabbia.
Credo di poter dire che ho girato pagina dai giorni della mia infanzia.
Ehi mamma guarda! Sono un membro produttivo della società, quando sono ubriaco faccio casino, altrimenti vivo tranquillamente
e nel weekend torno su nel nord per ricordare.
Ricordo com’era far finta di essere un bambino. A tarda notte vagavo per i campi e mi nascondevo nelle ombre
cancellando il debito che la vita ha con me, uccidendo il bestiame.
(muggito)

RIT

(e io sto bene, e tu stai bene, non devi prendere le mie mani, solo cammina con me questa notte)
(quello che è, non è e quello che non è, è. È un tema di Vergine)


1 & 3) BURNING SUN & IT's ALL SUNSHINE: gioco di parole. THE BURNING SUN - THE BURNING SON - cioè il FIGLIO che "brucia": il figlio (Slud) era arrabbiato per quello che gli era successo, e immaginava che prima o poi il mondo si sarebbe distrutto intorno a lui.
2) 100 PROOF - 100 % è il valore alcoolico di MOONSHINE, una bevanda prodotta durante il proibizionismo. Una specie di grappa fortissima che appunto è al 100% di volume alcoolico.

2 commenti:

PZA ha detto...

complimentissimi per la piega che ha preso il blog,
posto quì perkè anche io adoro slug!
se posti più robe sue
leggo con piacere!
e in bocca al lupo per la laurea!
ciao

riccardo ha detto...

grazie mille! purtroppo mi rendo conto che è una vera faticaccia starci dietro assiduamente. spero però che la gente non lo perda di vista anche se lo aggiorno poco.
degli atmosphere ho già pronte un paio di cose quindi le posterò.