martedì 4 novembre 2008

Jedi Mind Triks & R.A. The Rugged Man - Uncommon Valor Of A Vietnam Story

Oggi vi propongo questa canzone-mina (tanto per rimanere in tema) dei Jedi Mind Tricks, in cui però la vera perla ce la regala quel pazzo di R.A. The Rugged Man.
Uncommon Valor Of A Vietnam Story potrebbe essere considerata un remake di Platoon, infatti descrive in maniera accurata e dettagliata due tipologie di elementi che si possono trovare in un conflitto militare (qua si parla, in particolare del Vietnam).
A prescindere dal finale un po' scontato, prestare attenzione a questo testo sarà come mettersi di fronte allo schermo e riguardarsi un classico diretto da Coppola o da Stone. Alla realizzazione dell'atmosfera contribuisce sicuramente anche il beat di Stoupe, costruito su un canto orientaleggiante.
Il pezzo sta sull'album Servants In Heaven, Kings In Hell.



Uncommon Valor Of A Vietnam Story, link al testo originale

Testo tradotto


VINNIE PAZ
Yeah, non so perché sono in questo posto, questo lavoro è malvagio.
Mi hanno spedito qui in Vietnam per uccidere gente innocente.
Mia mamma diceva sempre: "al presidente non interessa",
sta cercando di lasciare l’impronta dell’America qui;
loro dicono che stiamo cercando di fermare l’espansione della Cina,
ma io non ho visto neanche un cinese, fin da quando siamo sbarcati.
Hanno spedito la mia intera unità pensando che avremmo potuto vincere
contro i guerriglieri Viet Cong, qui a Gia Dinh.
Io non mi sono arruolato per uccidere donne e bambini:
per ogni soldato nemico, uccidiamo sei civili.
Yeah, e per me non è giusto,
ne ho abbastanza di questa fottuta battaglia,
mi spaventa, e voglio solo vedere mio figlio e mia mamma.
Ma qua, lanciano sette milioni di tonnellate di bombe.
Ho passato i miei giorni schivando tutte queste trappole-bomba e mine
e la notte, pregando Dio di tornare in dietro vivo.
E sono costretto a sedermi e pensare,
perché ho fatto parte dell’Operazione Rolling Thunder:
in una trincea con nove mesi lasciati qui,
la giungla [è] come il fottuto portatore di morte qui.

VINNIE PAZ (parlato)
“non voglio restare qua, sono spaventato, voglio solo andarmene a casa!”
R.A. THE RUGGED MAN
“Mi prendi per il culo? Non fare la fighetta, non ami il tuo Paese?”
“a me piace stare qui, sono pronto”

R.A. THE RUGGED MAN
Una storia vera:
chiamami Thorburn, John H., sergente,
tiratore scelto, specializzato a uccidere, malatamente, sono capace e voglio
uccidere un grande villaggio, stuprare e distruggere un villaggio.
Illegittimi killer, US militari guerriglieri.
Questa non è una vera guerra, il Vietnam è una merda,
la Seconda Guerra mondiale, quella è [stata] una vera guerra, questa è solo un conflitto militare:
sparare, abuso di droga, stuprare donne vietnamiti,
sesso, scommesse e ubriacarsi, questa roba è divertente.
Puttane e pistole, questo è tutto ciò che un uomo può sognare.
Non voglio tornare a casa, nel posto da cui provengo [sono] solo un uomo ordinario.
Operazione speciale, i mitragliatori automatici degli Huey [elicotteri, ndt] dominano.
I musi gialli corrono, quando il mitragliatore pesante sputa, non voglio perdermelo.
Uccidi la merda, sputa 4000 proiettili al minuto,
castiga il Charlie, schiaccia il grilletto, colpiscilo, sono qui per vincere.
Prendetelo, accennò il comandante, il cattivo, I been it (?)
uccidere, fatto, sfottere gli invalidi, fatto, le immagini che ho dipinto sono vivide, vivitele.
Un mago con le munizioni, la missione segreta, che stiamo per cominciare
[è] sovvenzionata dal governo, dietro le linee nemiche.
Le pallottole vengono sparate, [l’atmosfera] si sta scaldando sopra i 100 gradi
I nemici [sono] i vietnamiti del nord, ma per favore…
Niente dolcezza, mi sono detto: “stai calmo”.
Finché non vedo il pilota venir colpito, e noi stiamo colpendo degli alberi
Nail the road, it broke, crash land (?)
Un americano in Cambogia, proprio in mano al nemico.
Prendiamo una bottiglietta di Whiskey per calmarci.
Questi musi gialli vestiti con pigiami neri vogliono ferirci;
sono tutti sopra di noi. Bang, bang, un proiettile mi colpisce al petto, non provo dolore.
Sulla mia sinistra, il capitano si prende un proiettile dritto nel cervello.
Pezzi di corpo che volano, arti moncati, esplosioni,
cattive intenzioni, vedo l’intestino del mio migliore amico.
Prego lassù, sta piovendo, sono coperto dal fango,
penso di star per morire, mi sento stordito, sto perdendo sangue.
Vedo i miei figli, sono di nuovo fra le braccia di mia madre.
Vedo tutta la mia vita, vedo Cristo, vedo luci chiare.
Vedo gli israeliani, i mussulmani e i cristiani [convivere] in pace, nessuna battaglia,
Neri, bianchi, asiatici, gente di tutti i tipi.
Devo essere morto; poi mi sono alzato, sorpreso di essere vivo.
Sono nel letto di un ospedale, mi hanno salvato, sono sopravissuto,
Sono sfuggito alla guerra, tornato indietro; ma non c’è scampo all’Agent Orange
Due dei miei figli sono nati con handicap
Spastici, quadriplegia, microcefali,
Paralisi cerebrale, cecità corticale. Nomina qualcosa, loro la avevano…
Mio figlio è morto, non è vivo, ma io cerco ancora di pensare positivo,
perché nella vita, Dio dà e Dio prende.



2 commenti:

PZA ha detto...

la prima volta che ho letto il testo di questo pezzo ho avuto i brividi,
da rimanerci a bocca aperta la strofa di RA

riccardo ha detto...

è vero...però anche vinecenzino non scherza con la sua!