sabato 8 novembre 2008

MASTA ACE - THE OTHER SIDE OF TOWN

Come vedete, il vostro traduttore di fiducia non vi abbandona nemmeno di sabato.
Mi ritaglio un po' di tempo per sottoporre alle vostre orecchie e, vista la funzionalità del sito, alla vostra testa The Other Side Of Town di Masta Ace (ai tempi Master Ace), ovvero un altro dei miei preferiti music men (come lui si definisce) di sempre. Il pezzo risale al '90, cioè l'anno in cui è uscito Take A Look Around, primo disco di Ace che secondo me si avvicina molto ad aggiudicarsi il titolo di classico (pur non arrivandoci completamente, a dire il vero).
Già ascoltando il suo esordio ci si accorge che Ace non è uno stupido, che ha delle idee sociali e che è perfettamente in grado di esprimerle con stile e tecnica. Un esempio della sua personalità può essere appunto il brano che trovate sotto, in cui Ace ci racconta come si vive dalle sue parti, facendo una cover della omonima The Other Side Of Town di Curtis Mayfield (tratta dall'album Curtis, alla cui copertina si rifà anche quella Take A Look Around).
Il testo non è certo la critica sociale più geniale che vi capiterà di sentire, ma va ricordato anche che Ace era assai giovane quando è uscito col suo primo disco. Inoltre, la canzone, a mio avviso , va ascoltata come uno sfogo della follia generata l'oppressione che comporta vivere in situazioni di ghettizzazione. Permettetemi l'inciso politico, sarebbe da far leggere, quindi, ai teorizzatori di "grandi idee" come le classi diversificate nelle scuole o cose simili...
Tornando ad argomenti meno seri, spero appreziate anche voi il beat-bomba prodotto da Marley Marl (che cura la maggior parte delle produzioni del disco).




Link al testo originale

Testo tradotto

Scusate signori e signore. Scusate entrambi oggi. Il mio nome è Joe. E, non sono un tossico, sto solo cercando di procurarmi da mangiare. Se mi potete dare solo un penny, un nichelino…10 cent, qualsiasi sarà apprezzata. Grazie per il vostro tempo e buona giornata.

Come faccio?
Io vengo dall’altra parte della città,
il posto dove l’unica pelle che vedi è color marrone.
Il sole non splende mai dove vivo io
ed è duro agire in maniera giusta quando ti senti negativo.
Non ho compassione,
conosco solo l’aggressione.
Qua non c’è niente di più forte di questa oppressione.
Le persone che vedo in TV vivono bene nella loro città,
ma io vivo oltre i confini,
dove nessuno viene se non è costretto a venirci.
A scuola mi chiamano il barbone della periferia,
ma loro non sanno…
Mia sorella non ha da mangiare
e le sue scarpe di seconda mano sono troppo strette per I suoi piedi.
[Per] il modo in cui vedo le cose, la vita è ingiusta.
Così non ho mai imparato a condividere o a preoccuparmi,
ma a sperare e sperare
invece di deprimermi.
E questo è com’è
dall’altra parte della città

Io vivo dall’altra parte della città

Scusa fratello,
vista la tua posizione di gloria,
spero che tu non creda che io mi sia inventato tutto.
Alcune persone vivono la vita come un divertimento al sole,
ma altri stanno lottando, e questo è tutto quello che sanno.
Non traggo conforto dai discorsi del presidente,
quindi mi risintonizzo sui Cosby.
La mia residenza è una baracca.
Penso che se mai morissi, potrebbe essere una benedizione.
Alcuni dicono che io non provo mai, ma perché sono stressanti?
Io non sarò mai davanti; le mie canzoni hanno una miglior possibilità
Io vivo sopra Wonder Bread, con buchi nei miei pantaloni di pelle
Non sono nell’ambiente della droga; loro mi chiamano idiota.
Ho appena avuto un minuscolo sogno, in cui io ero un uomo nero
che lavorava in un ospedale.
Poi è arrivata una ricca puttana mezza morta…
Yo, devono essere insani!
Pensi che la salverò?
Yo, lei non mi avrebbe salvato
Io le avevo chiesto un quarto di oncia, e indovina cosa mi aveva dato lei?!
Un fottuto penny!
Un quarter (?) costa half a mill (?)
Se fosse per me, yo, metterebbe narcisi
in una bara:
la vendetta è una puttana.
Yo, spedisco il suo culo all’obitorio.
Poi mi sono svegliato, e mi son seduto con le sopraciglia aggrottate
Maledizione, mi sono svegliato
Ma dall’altra parte della città

Dall’altra parte della città

Il mio insegnante è un uomo grasso
Yo, possono tentarmi così?
Si fotta la geometria, il mio stomaco è vuoto, yo
Non puoi insegnarmi come vincere in questo gioco pazzo?
Tu ed io siamo uguali per così tante cose,
mi dice la gente, ma io non credo a questa merda.
Perché mi vendi un sogno e poi non mi lasci nulla?
La verità è spoglia [nuda, ndt.], e così è anche i miei armadi.
Immagino cosa avrebbe potuto fare Ron Hubbard,
perché la mia mente adesso è sul limite dell’esaurimento.
Yo, senti cosa penso.
Penso che minaccerò il negozio del tipo arabo,
sono stufo di lui, comunque i suoi prezzi sono troppo alti.
O forse comincerò a vendere Avon porta a porta,
poi prenderò una pistola e farò un “punteggio” maggiore.
Nah, forse comincerò a vendere droga per il mio “cous”,
[così] poi potrei guidare la stessa macchina che guida lui.
La vita di un uomo povero.
Considerami un disperato,
dormo in una stanza fredda
e vorrei solo riuscire ad avere
una fetta della torta,
è domandare troppo?
Non posso neanche raggiungere quello che gli altri hanno alla partenza.
Mi piacerebbe poter andare avanti, ma devo mettere fine a tutto ciò
e ritornare a vivere una vita senza vittoria.
Saper nuotare non è utile, così mi potrei annegare
nella mia tristezza,
perché domani è l’altra parte della città.

l’altra parte della città
l’altra parte della città

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